Andrea Termini
a tu per tu con Cino.
Parte integrante di Alpha District, il nucleo residenziale progettato da Cino Zucchi sulle aree dismesse dell’Alfa Romeo è pronto ad accogliere e stupire con le sue avanguardistiche soluzioni creative migliaia di visitatori, esperti di architettura e design e semplici curiosi provenienti da tutto il mondo.

Alla ricerca di spazi inediti
Nato a Milano nel 1955, Cino Zucchi si laurea in Arte e Design al MIT di Cambridge e in Architettura presso il Politecnico di Milano, dove attualmente insegna. Attivo anche sul piano teorico, Zucchi ha tenuto molti seminari in prestigiose accademie e firmato numerose pubblicazioni su riviste di fama internazionale. Il suo approccio progettuale si fonda sull’accostamento delle più disparate forme d’arte (letteratura, musica, cinema) e sulla continua sperimentazione di nuove soluzioni spaziali, con esiti originali e inconsueti.
Seguendo questa filosofia, lo studio CZA ha realizzato svariati progetti di successo, volti in particolare al ridisegno e al recupero di aree industriali, rurali o di importanza storica. Tra i più famosi, si pensi al complesso residenziale D a Venezia (2002), situato nel quartiere dell’ex fabbrica Junghans: una struttura di forma cubica in acciaio e cemento armato che propone uno stile architettonico molto moderno e non invasivo.

Il complesso residenziale Nuovo Portello
Ritroviamo la stessa attenzione per il contesto e la volontà di trovare modi innovativi di dialogare con esso nell’aggregato di edifici residenziali che sorge alle spalle del centro commerciale realizzato dallo studio Valle nell’area riqualificata dell’ex Alfa Romeo. Zucchi sceglie di raccontare la realtà del quartiere Portello a bassa voce, non imponendo il proprio progetto ma inserendolo in una rete di rapporti spaziali con le architetture circostanti.
Al centro del complesso dominano gli spigoli taglienti dell’ex mensa. Rivestita da lunghi conci di pietra, la struttura oggi ospita principalmente uffici e funge da baricentro nello schema dei gruppi di torri e di edifici più bassi, che sono stati pensati dallo studio come famiglie di individui autonomi ma legati da molteplici rimandi e assonanze. L’impressione generale è quella di trovarsi di fronte ad un insediamento denso e popolato di intricati giochi di volumi, che alternano pieni e vuoti grazie all’uso di logge, balconi e aperture varie.


La concezione inedita di CZA e il suo pluripremiato progetto a metà strada tra la scala architettonica e la scala urbana costituiranno una magnifica quinta per le installazioni di design che, in occasione del Fuorisalone 2020, animeranno Alpha District. Un’opportunità per tutti i visitatori di arricchirsi a contatto con le creazioni dei grandi nomi dell’architettura italiana: non solo Cino Zucchi, ma anche Fabio Novembre e molti altri.

Ph credit: Studio CZA