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  • Immagine del redattoreFederica Granata

ESPINASSE31: FACCIA A FACCIA CON L'ARTe.

La storia si ripete: sei un appassionato d’arte, ti piace trascorrere ore ad osservare linee, colori, sfumature dei quadri; desideri abbellire il salotto con opere originali e inedite per lasciare una buona volta senza parole quel tuo vicino che ha sempre l’erba più verde. Ma non sai da dove iniziare. Parti da qui: Espinasse 31.



La località è forse scontata: Viale Carlo Espinasse 31, propaggine nord di Alpha District. Quasi nascosta tra un bar e il portone di una vecchia palazzina si trova l'entrata della residenza d'artista. É semplice, pulita, rossa.

Nata dalle macerie di un'ex tipografia, Espinasse 31 promuove progetti di talentuosi, internazionali, giovani artisti, impegnati prevalentemente nell'ambito della moda, dello spettacolo e dell'architettura.

Con un occhio di riguardo rivolto alla Street Art e all'Arte contemporanea, il team di Espinasse 31 espone e accoglie i talenti più influenti da tutto il mondo, incoraggiando lo scambio interdisciplinare di idee e collaborazione fra gli artisti della residenza.



Proprio come quando ci si spruzza un buon profumo e ci si trascina dietro una piacevole scia di fragranza, così gli street artist viaggiano per il mondo ponendo il loro marchio su qualunque cosa tocchino.

Questa firma non passa certo inosservata agli occhi attenti della galleria, che seleziona gli artisti e traspone i loro murales in affascinanti opere indoor. Ogni progetto di residenza si conclude con un evento e una mostra collettiva.

Nato a maggio 2017, il team della residenza d’artista milanese cura personalmente l’esposizione e l’allestimento delle mostre, che si possono visitare oggi a Madrid, Monaco e Milano. I più fortunati possono già aver incontrato Espinasse 31 a Miami nel 2017.


Ma come la mettiamo se, invece, sei un appassionato d'arte ma le tue doti artistiche sono – anche a detta di tuo nipote di cinque anni, e i bambini non mentono mai – a malapena accettabili?

Don't panic, esiste una soluzione anche a questo: Espinasse 31 offre la possibilità di affittare una collezione di opere d'arte da esporre in contesti residenziali, in negozi o uffici, per un periodo di sei mesi. Non manca l'opportunità di costruire preventivamente un rendering virtuale di opere d'arte e di oggetti di design, che aiuterà il cliente a immaginare il miglior tocco artistico da inserire nel proprio contesto.



Thomas Castiglioni, Gallery manager della residenza, ci ha introdotti nel mondo di Espinasse31 e ci ha raccontato la sua realtà.


Perché Espinasse31 esalta principalmente l’arte pop e la street art?

Tutto è nato nelle strade di Miami dove è presente una grandissima comunità di street artist, soprattutto nel quartiere di Wynwood, considerato oggigiorno una galleria a cielo aperto. Street art e pop art hanno come elemento comune una tensione costante nei confronti della comunicazione di massa e noi di Espinasse31 siamo sicuri di fornire libertà d’espressione capace di attraversare i confini geografici e culturali partendo dalla radice: il nostro quartiere.


Perché la street art per molti anni è stata guardata con un approccio aggressivo e considerata una forma di provocazione sociale?

La street art nasce come provocazione alla cementificazione massiva delle città. Ne consegue un'accesa contestazione nei confronti di politiche e costumi, spesso seguita da interventi illegali ma culturalmente legittimi. L’inclusione è quindi un veicolo per stimolare il pensiero critico del pubblico e percepire la città come un patrimonio collettivo che, mai come in questo momento dopo l’esperienza di confinamento, è necessario rivendicare sulle strade e per le piazze, magari partendo proprio da via Espinasse31.


Il che modo vengono selezionati gli artisti e le loro opere?

Il nostro approccio è in prima battuta rivolto all’arte ma è necessario che ci sia un'empatia con l’artista che la produce: Espinasse31 vuole creare una vera e propria comunità con gli artisti che rappresenta, non deve essere vista solo come veicolo finalizzato alla vendita. La scelta degli stessi artisti è fatta sulla base del gusto della galleria ma è importante che essi condividano la nostra visione. A volte si comincia con un singolo progetto per poi percorrere una lunga strada insieme, come fossimo una grande famiglia. La nostra è un’attenta ricerca nella direzione del talento e dell'unicità dell’opera d’arte con un impatto visivo forte e capace di stimolare emozioni e riflessioni nello spettatore.


In che modo si può parlare d’intervento sociale dell’arte e di ispirazione per la comunità?

L’arte racconta il passato, il presente e dà una direzione verso il futuro e gli artisti che noi cerchiamo devono ambire a questi scopi.

Per fare un esempio, le sculture e le serigrafie di Oscar Estruga traggono ispirazione dalla mitologia greca ma sono reinterpretate secondo la sua immaginazione; le opere di Olga Lomaka danno una chiave di lettura diversa ai tagli di Fontana e all’urlo di Munch e le opere di Marcello Silvestre come “quarantine” dall’esperienza del recente lockdown.

Alcuni nostri artisti sono molto sensibili al tema ecologico e del riciclo dei materiali, come l’inglese Roby Walters o l’italiano Fabio Pietrantonio. Questo avviene in modo naturale ed è ben lontano dalla volontà di seguire una moda e dal “political correct”: L’arte è arte non è politica.


Al momento Espinasse31 sta esponendo tre diverse mostre a Madrid, Montecarlo e Milano che trattano rispettivamente il tema dell’identità, dell’high chroma e high vigour e della figura della donna. Quale saranno le caratteristiche principali delle esposizioni e in particolare di quella milanese?

A inizio Marzo abbiamo aperto Espinasse31 a Madrid, nello storico studio dello scultore Oscar Estruga e il titolo dell' esposizione, Identità-identitè-Identidad-identity, vuole sottolineare le peculiarità di Espinasse31 e degli artisti che rappresenta nelle diverse lingue dei paesi in cui siamo presenti.

A Montecarlo esponiamo fino al 7 giugno e per il quarto anno consecutivo nella lobby del Meridien hotel “High chroma e high vigour”. Questa mostra ha l'intento di regalare, tramite le opere di Tomoko Nagao e Robi Walters, un'esplosione di energia e colore dopo il periodo cupo appena trascorso.

L’esposizione di Milano, intitolata Reverie: divine femminine, si terrà invece in viale Carlo Espinasse 31 dal 4 Maggio al 4 Luglio 2021 ed esplorerà il mondo femminile attraverso gli occhi di 4 artisti, tre dei quali donne.


Con la vostre mostre, presenti e passate, rappresentate diversi temi, spesso molto differenti tra loro: moda, sport, sesso e bellezza, design. Come può l’arte adattarsi a così tante sfaccettature della realtà ed essere apprezzata alla stessa maniera da ambienti sociali altrettanto diversi (Miami, Madrid, Montecarlo) ?

Come detto prima, l’arte rappresenta tutte queste sfaccettature e i nostri artisti ben le interpretano.

Un esempio ne è la collaborazione tra Jenny Perez e Giorgio Armani, che ha scelto sette street artist provenienti da tutto il mondo per la realizzazione delle capsule collection di St Art (AX armani exchange).

Un altro esempio interessante lo si ritrova nel lancio dell’album di Giorgia “Pop Heart”, per la location del quale Sony Music ha scelto la nostra galleria di Milano, nella quale abbiamo ospitato artisti come Kay One, Marcello Silvestre e Skott Marsi che perfettamente hanno interpretato lo spirito del disco.

Questi sono solo alcune citazioni, ma ce ne sarebbero altrettante per tutti i temi citati.


Rimaniamo, per ora, in attesa di visitare le mostre correnti e di scoprire impazienti quelle future.



Ph credits: immagini della mostra "Reverie: The Divine Feminine" di Espinasse31