Margherita Dellacroce
IL "GIOIELLO" DEL PORTELLO.
Epicentro tra FieraMilanoCity, FieraMilano e il MiCo, il World Join Center rappresenta un progetto ambizioso nonché un esempio di continua evoluzione, rinnovo e movimento, caratteristiche al centro del concept di Alpha District.

Il progetto iniziale
Il World Join Center, situato tra l'ex Tiro a segno, oggi cantiere del consolato americano, e l'Iper Portello, viene costruito tra 2006 e 2009, su iniziativa di Relive Company, che aveva l'aspirazione di creare un centro mondiale del gioiello (inizialmente il nome era infatti World Jewellery Center). L'obiettivo di partenza era quello di creare un centro polifunzionale che, raggruppando imprese orafe italiane e altre piccole e medie imprese milanesi e lombarde, rappresentasse il settore della gioielleria. Unire quindi tante piccole realtà, cosicché, secondo il concetto "l'unione fa la forza", il mondo dell’oreficeria italiana potesse riuscire a far fronte alle difficoltà presentategli con sempre maggior imponenza dal mercato globale.
Cosa è rimasto e cosa è cambiato: un esempio di continua evoluzione
Con i suoi 17.000mq compresi in due corpi di fabbrica – l'iconica torre a nord da 78m di altezza e il volume a sud, più basso, composto da due piani – il WJC di oggi non è cambiato strutturalmente dal momento della sua inaugurazione nel 2010. Tuttavia è molto diverso per quanto riguarda la sua funzionalità, poiché attualmente, oltre ad ospitare circa 40 aziende tra cui numerosi uffici, studi, agenzie e negozi aperti al pubblico, si presenta anche come spazio per accogliere eventi.
Il World Join Center è quindi simbolo di una zona in rapido movimento, non solo a livello di riqualificazione urbana, ma anche dell’utilizzo delle strutture precedentemente riqualificate, nonché di sostenibilità. Infatti il WJC vanta anche di essere il primo sistema edificio-impianto a zero emissioni on site, progettato prima del recepimento della Direttiva Europea in materia di contenimento dei consumi energetici in edilizia.

La struttura oggi
Fulcro della struttura è la grande piazza coperta stratificata in zinco-titanio e acciaio-vetro, la WJC Square, che con i suoi 2800 mq di spazio e 15 metri di altezza, permette alle imprese milanesi e italiane di organizzare eventi, sfilate di moda, mostre, lancio di nuovi brand, presentazione e esposizione di prodotti a fini promozionali. A seconda del set up dell'evento la Piazza è in grado di ospitare dalle 800 alle 2000 persone circa.
All'interno del centro è presente anche un auditorium completamente attrezzato, il WJC Congress, dove è possibile organizzare conferenze e convegni aziendali grazie alla disponibilità di 206 posti a sedere.

Sospesi tra Milano e il cielo
A rendere ancora più evidente il cambio di rotta rispetto all'idea iniziale nell'utilizzo dello spazio, nel settembre del 2019 è stato inaugurato un ristorante che offre una vista a 360° sulla città, all'ultimo piano della Torre WJC.
Mi View Restaurant, guidato dal motto "Facciamo di ogni eccellenza un capolavoro", nasce dall'esperienza di Artimondo, società ideatrice dell'appuntamento Artigianato in Fiera.
Questo ristorante ad alta quota – oltre a selezionare le eccellenze di agricoltori, allevatori e pescatori dall’Italia e dal mondo – offre una vista incomparabile sulla città di Milano: è infatti il ristorante più alto della città, e il secondo a livello nazionale (il primo è il Piano35 a Torino, in cima al grattacielo Intesa San Paolo, NdR). Tra le tre sale a disposizione c'è la Chef’s Table, un luogo esclusivo che permette di mangiare insieme allo chef ed entrare nel vivo della cucina, permettendo di vivere l'esperienza a 360° non solo a livello visivo, ma anche culinario.
Ph credits: Consorzio World Join Center.