Margherita Dellacroce
TRASPARENZA ARCHITETTONICA E INFORMATIVA.
Alpha District racconta la Sede del quotidiano finanziario “Il Sole 24 Ore”, l’iconico edificio dalla “pelle di vetro” di Renzo Piano immerso nel verde.

Progetto firmato e realizzato da Renzo Piano Building Workshop tra il 1998 e il 2004, la sede del quotidiano "Il Sole 24 Ore" si trova in zona Fiera a Milano e occupa un’ampia area compresa tra Viale Monte Rosa (al cui civico 91 si trova l’ingresso principale) e piazza Zavattari.
L’intervento di Piano è stato un primo passo di un processo di riqualificazione e riconversione della zona iniziato negli anni Novanta e ancora oggi in atto. Il progetto è incentrato su un complesso industriale preesistente, costruito negli anni Cinquanta e precedentemente occupato dall’azienda Siemens-Italtel e già appartenuto a Isotta-Fraschini, di cui sono stati inglobati due corpi di fabbrica su quattro. Isotta-Fraschini fu tra le prime fabbriche di automobili in Italia e protagonista, insieme all’Alfa Romeo nella confinante zona Portello, di queste aree cittadine fortemente collegate al mondo automotive.
Il Sole 24 ore: una storia tutta milanese
La storia del quotidiano dedicato all’economia nasce dalla fusione di due diverse testate.
La prima si chiamava “Il Sole”, accompagnato dal motto “per tutti splende”, nata nel 1865 dalle idee liberali ed innovatrici del commerciante Gaetano Semenza.
La seconda testata è il “24 Ore”, nata il 12 settembre 1946 dall’idea di Piero Colombi, lo stesso giorno in cui riapriva la Fiera di Milano dopo la guerra, un giorno speciale, simbolo della volontà di ripresa dell’economia italiana.
I due giornali, “Il Sole” e “24 Ore”, molto vicini per quanto riguarda la linea editoriale e le idee economiche liberali, si fusero insieme nel 1965 quando, il 9 novembre, uscì il primo numero de Il Sole 24 Ore.
Oggi, il Sole 24 Ore è il quotidiano italiano più diffuso nel settore economico-finanziario, il quinto in assoluto nel Paese. La sua sede non può che trovarsi a Milano, epicentro indiscusso del mondo degli affari e del business.

Il complesso e il suo cuore pulsante green
L’edificio è stato pensato non solo per ospitare la sede dello storico quotidiano e i suoi lavoratori, ma anche per coloro che amano vivere la città. E’ infatti composto da tre edifici disposti a "U", che ospitano 40.000 mq di superficie su cinque livelli comprendenti uffici, negozi, bar, spazi dedicati alla cultura, allo svago e al benessere ed una collina verde ubicata nella corte interna centrale, sovrastata da un grande giardino accessibile a tutti, con percorsi e aree relax.
Nel primo piano seminterrato sono inoltre presenti un auditorium da 230 posti a sedere e un garage con oltre 400 posti auto.
Un’idea progettuale, quella dello Studio RPBW, che ha tenuto conto sia del miglioramento della qualità della vita dei lavoratori sia dei cittadini, grazie alle aree green aperte, animate, usufruibili e godibili da tutti, contribuendo così al primato di Milano come città più virtuosa sul piano dell’economia circolare.

Brillare di luce… riflessa!
La professione del giornalista prevede di lavorare molto di notte ed avere quindi bisogno di luce.
Per questo motivo lo Studio RPBW ha posto particolare attenzione al miglioramento dell’efficientamento energetico e all’impronta ecologica dell’intero edifico, con obiettivo dichiarato quello di arrivare alla certificazione LEED Platinum come “complesso ambientalmente sostenibile”.
Lo studio genovese ha lavorato molto sulla luce interna, predisponendo un’illuminazione riflessa dove possibile, grazie a un complesso e articolato sistema illuminante progettato ad hoc per sfruttare i vantaggi illuminazione riflessa rispetto a quella diretta. In questo modo, il soffitto non presenta una luminosità uniforme ma scandisce gli spazi, offrendo ritmo e percorsi rilassanti.
Un’informazione trasparente
La sede del “Sole 24 Ore” in via Monterosa aveva come obiettivo quello di valorizzare l’idea di spazio collettivo aperto sia alla strada che al contesto che lo circonda, un’interrelazione tra uomo e ambiente. Questo obiettivo è stato sottolineato dalla trasparenza dell’edificio, il quale, con la sua “pelle di vetro”, permette una comunicazione tra dimensione pubblica della strada e quella privata dei lavoratori al suo interno, creando inoltre un effetto di “tutt’uno” con la città.
E ospitando al suo interno gli uffici di un quotidiano, il concetto di trasparenza non può che rimandarci anche a all’idea di trasparenza informativa. Un luogo in cui ogni giorno vengono prodotti contenuti e informazioni per milioni di persone, in modo trasparente, semplice e luminoso.
Come ha detto lo stesso Renzo Piano: “La fabbrica aperta dell’informazione vive sempre, non si ferma mai, è illuminata dall’interno perché possiede una sua luminosità. Non c’è faro là fuori che la illumini, è lei stessa che fa luce, come una lanterna magica”.
Ph credits: Renzo Piano Building Workshop